Intendete licenziarvi, potete farlo!
|Probabilmente se vi trovate a leggere questo articolo è perché anche voi avete la necessità di scrivere una lettera di dimissioni. I motivi possono essere molteplici. Forse avete ricevuto una proposta migliore, volete mettervi in proprio, vi trasferite, avete avuto gravi diverbi sul posto di lavoro o è venuta a mancare la fiducia con il datore. Non sempre la cosnegna della lettera di dimissioni implica la fine di un rapporto con il titolare, potrebbero infatti restare ottimi rapporti e una reciproca stima. Anche per questo infatti è importante comportarsi correttamente e come la legge richiede.
Su MySuperJob trovate una guida dettagliata su come si scrive una lettera di dimissioni corretta, educata e come la legge vuole. Il nostro Stato infatti tutela il lavoratore permettendo di recidere il contratto in qualsiasi momento lo desideri. Su www.mysuperjob.it potete trovare le informazioni che vi servono.
Una buona lettera di licenziamento deve possedere i dati sensibili vostri e del datore. Deve essere scritta in modo formale e non deve contenere sfoghi personali. Anche se il datore è un buon amico non va bene una lettera informale. Si tratta di un documento che vuole interrompere un rapporto lavorativo e per tanto, è necessaria la massima formalità.
Di regola la lettera di dimissioni deve essere accompagnata da un periodo di preavviso. In pratica, se intendete licenziarvi, potete farlo, ma concedendo al datore alcuni giorni di tempo prima che lasciate la vostra postazione. Il periodo varia da contratto a contratto. Spesso comunque è di due settimane. Per scoprirlo dovete leggere di nuovo il contratto o rivolgervi al commercialista mostrando a lui il documento.
Qualora il dipendente fosse portato da un fatto molto grave al licenziamento, con conseguente mancanza di fiducia verso il titolare, ecco che potrà far avere la lettera di dimissioni senza preavviso e non dover corrispondere alla legge un’indennità del valore dei soldi che dovevate percepire rispettando il periodo di preavviso, in quei giorni.