Io Non Ci Sto: parola a Lodovica Mairè Rogati

Lodovica Mairè Rogati (Lodovica Rogati sulla versione italiana di uno dei suoi siti web) è un’attrice, conduttrice televisiva, sceneggiatrice e scrittrice italiana di origini britanniche. In rete girano alcuni rumors sulla sua presenza nel cast del film “Loro” di Paolo Sorrentino, uno dei film italiani più attesi del 2018, in merito ai quali l’attrice non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Lodovica Mairè Rogati è nota al grande pubblico anche per stare a capo di una Associazione denominata “Io Non Ci Sto” , nata – come si legge nell’introduzione scritta da Lodovica Mairè Rogati sulla home page del sito ufficiale dell’Associazione –  da un profondo desiderio di cambiare le cose. Dal forte bisogno di sentirsi parte attiva in un Mondo ormai quasi del tutto privo di valori, di rispetto, di opportunità, di speranza, di Amore.” L’attrice ha voluto “trasformare il dolore vissuto sulla mia pelle e nel mio cuore in forza, e soprattutto coraggio, per provare a migliorare la vita di chi soffre, di chi subisce violenza, di chi è rimasto solo, di chi si è abbandonato alla vita smettendo di credere che le cose possano realmente cambiare”. Anni addietro era stato pubblicato su Youtube un video di denuncia da parte dell’attrice Lodovica Mairè Rogati che anticipava lo slogan dell’Associazione Io Non Ci Sto: “IO NON CI STO a restare in silenzio. Non ci sto e non devi starci neanche tu.”. Sul nuovo sito web di Io Non Ci Sto Lodovica Mairè Rogati ha pubblicato una intervista che vi riportiamo di seguito in una versione ridotta – vi invitiamo a leggere la versione integrale dell’intervista a Lodovica Mairè Rogati cliccando qui:

Cara Lodovica, siamo qui per parlare della tua Associazione “Io Non Ci Sto” contro la violenza sulle donne. Come è nata?

“Io Non Ci Sto” nasce 5 anni fa. Essendo stata io stessa vittima di una terribile esperienza ho sentito il bisogno di entrare in contatto con altre donne che come me avevano subìto molestia, abuso, violenza. Volevo rendermi disponibile ad aiutarle anche solo ascoltando le loro storie, confortandole o provando a dare loro dei consigli che le mettessero nelle condizioni di superare quel terribile momento ed andare avanti con la propria vita più forti di prima.

E come è andata?

E’ andata straordinariamente bene, purtroppo e per fortuna. Purtroppo perché la quantità di donne che mi ha contattata attraverso l’Associazione è stata davvero impressionante sin dal primo giorno che l’ho presentata in televisione attraverso il TG5. Tornai a casa quella sera e trovai nella casella di posta più di un centinaio di mail. E per fortuna perché sono riuscita nel mio piccolo ad aiutare molte di loro anche semplicemente mettendole nelle condizioni di intraprendere una nuova vita lontane dai loro aguzzini.

Molte donne che subiscono violenza non denunciano, quali sono i motivi secondo te?

Il motivo principale è che queste donne non vengono credute. Sono sin da subito vittime due volte; vittime del loro carnefice e vittime della società che le mette in un angolo ad incassare i colpi del sospetto, di un’opinione pubblica e di un sistema che le fa sentire sbagliate, colpevoli di aver subìto violenza. E’ terribile. Come ha reagito l’Italia al caso Fausto Brizzi e all’inchiesta sulle molestie nel mondo del cinema e dello spettacolo in generale è vergognoso! Non faccio altro che leggere e sentire di persone che blaterano frasi sulla mancanza di prove e quindi di attendibilità della vittima. Che cosa deve fare una donna, andare in giro con una telecamera nel reggiseno prima di uscire di casa? Le donne poi che si stanno scagliando contro chi ha subìto molestie mi fanno veramente schifo! Addirittura ci sono attrici che hanno pubblicato sui loro social vignette che prendono in giro le vittime facendo dell’ironia. Poi le incolpano di essersela cercata, o di essere state complici dell’abuso, o di essere state codarde per non aver denunciato immediatamente, oppure di essere solo delle poco di buono che cercano popolarità, e al contempo quelle che invece hanno tenuto l’anonimato non sono credibili perché non ci mettono la faccia. E allora mi chiedo: cosa diavolo deve fare una donna vittima di violenza? La deve mostrare questa faccia si o no?! L’Italia è l’unico Paese al Mondo che non supporta le vittime e che sta difendendo i carnefici. Ecco, questo mi dà il voltastomaco.

credits: Lodovica Mairè Rogati