Le polemiche sui vaccini obbligatori

È ormai da diversi anni che in Italia si è accesa una dura polemica sull’obbligatorietà dei vaccini. Con il decreto Lorenzin del 7 giugno 2017, diventato legge dal 28 luglio successivo, i vaccini obbligatori sono stati portati da quattro a dieci, per la fascia di popolazione da 0 a 16 anni. Per i NO-VAX, totalmente contrari alla politica immunitaria dei vaccini, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

L’opinione pubblica da allora si è animata di un dibattito politico molto aspro, dove si fronteggiano almeno tre correnti diverse rispetto all’utilizzo dei vaccini.

Tra questi i NO-VAX appunto, con una linea intransigente che vuole sostanzialmente eliminare i vaccini in quanto ritenuti dannosi ed inutili.

Il ritorno dei NO-VAX con il Coronavirus

Dopo un periodo in cui i NO-VAX sembravano in qualche modo avere ridotto la loro visibilità, in queste settimane di lockdown a causa del Coronavirus hanno rianimato il dibattito. Dalla pagina Facebook del ‘Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà’ sottolineano che il loro silenzio non significa che non abbiano una posizione anche sul Covid-19. In particolare hanno sottolineato come coloro che si sono battuti sull’obbligatorietà dei 10 vaccini del decreto Lorenzin oggi si stiano trovando inermi contro un nuovo virus.

I NO-VAX si sono fatti risentire un pò in tutto il Paese, come il vicesindaco di Aviano che mette in guardia dal futuro vaccino per il Covid-19, utile “per farci diventare degli zombie”. Ha fatto scalpore anche la parlamentare ex M5s Sara Cunial, fermata mentre si dirigeva in spiaggia durante la quarantena, che ha perentoriamente dichiarato che non si vaccinerà mai contro il Coronavirus.

Quali sono i vaccini obbligatori

I vaccini obbligatori al centro del dibattito sono ben 10: varicella, epatite B, parotite, rosolia, pertosse, Haemophilus Influenzae di tipo b, morbillo, poliomielite, difterite e tetano.

Le polemiche e le convinzioni dei NO-VAX non sembrano scalfite nemmeno dal recente caso di una bambina di 10 anni di Verona, colpita dal tetano per non essere stata vaccinata. La piccola è rimasta per diverso tempo in terapia intensiva da cui poi è uscita a settembre 2019, ma tutt’ora sta ancora affrontando un lungo periodo di riabilitazione motoria a causa dei danni riportati dalla malattia.

Vaccini: obbligatori o no? Le posizioni in campo

Oltre ai NO-VAX, totalmente contrari ai vaccini, esistono altri due schieramenti, i favorevoli ma con dei distinguo.

I favorevoli Pro-Vax non pongono nessuna obiezione all’obbligatorietà dei vaccini, ritenendoli necessari in ogni caso.

Differente e più articolata la posizione dei Free-Vax, favorevoli ai vaccini ma contrari alla loro obbligatorietà. Tra questi ultimi c’è il chirurgo ed ematologo Paolo Bellavite, autore del libro ‘Vaccini sì, obblighi no’, il quale sottolinea come i dati scientifici dimostrano la validità delle vaccinazioni come mezzo di prevenzione. Nonostante ciò sottolinea che i vaccini non sono stati la prima arma contro le epidemie. Al contrario, con il miglioramento degli stili di vita, delle condizioni igieniche e sanitarie, un’alimentazione più sana e la scoperta degli antibiotici hanno favorito la riduzione del tasso di mortalità dei bambini già da prima dell’utilizzo dei vaccini.