Noi e l’aria condizionata: cosa fare e cosa invece evitare.
|Per questo interessantissimo articolo è stata presa come fonte una notizia uscita un po di tempo fa sulle pagine del sito di Climatec, un’azienda che si occupa di vendita Climatizzatori a Milano, nonché di assistenza, manutenzione ed installazione degli stessi.
Si sa, il caldo e il freddo eccessivo non sono certo i migliori amici della salute dell’uomo. Ciò nonostante sono stati effettuati studi, da parte dell’università Statunitense, che attestano invece i benefici prodotti dall’utilizzo di aria condizionata, attribuendole inoltre la riduzione delle morti causate da eccessivo calore.
Anche l’Università Nazionale di Singapore afferma quanto menzionato, aggiungendo tra l’altro che una corretta ventilazione dell’ambiente di lavoro comporterebbe effetti benefici sulla concentrazione e sulla creatività dei lavoratori, prontezza dei riflessi inclusa.
A tal proposito c’è anche chi la pensa diversamente, è il caso degli studi realizzati presso l’Università di Cornell, i quali attestano che l’utilizzo errato di aria condizionata potrebbe comportare diminuzioni della produttività, oltre ad incrementare il numero di errori commessi, sempre ovviamente in ambito lavorativo.
Appurate le diverse considerazioni a riguardo ci chiediamo quali di queste corrisponda effettivamente alla realtà. Motivo per il quale si è deciso di interrogare sull’argomento il Direttore dell’istituto di Igiene dell’Università Cattolica di Roma, il professore Walter Ricciardi , che sostiene, che l’utilizzo di aria condizionata all’interno di un ambiente domestico contribuisca a migliorare notevolmente la qualità del microclima, favorendo inoltre benefici anche alla salute e alla produttività, contrariamente a quanto è stato precedentemente affermato. Essa infatti rappresenta un incentivo per il sistema termoregolatore del nostro organismo, spiega il Direttore.
E se questi sono i benefici relativi all’utilizzo dell’aria condizionata in contesti comuni, vediamo invece come viene etichettata in riferimento alle persone anziane o da quelle affette da malattie croniche. In questi ambienti l’istallazione di tali apparecchiature sembrerebbe addirittura d’obbligo, in quanto il caldo e gli alti tassi di umidità potrebbero rappresentare elementi negativi per la salute di queste persone, che invece potrebbe essere salvaguardata con un uso ovviamente corretto di aria condizionata.
Ma abbiamo tralasciato un discorso importantissimo, che vede al centro d’interesse i bambini, i quali solitamente sono i primi a risentire delle alte temperature. Si è pensato, per ottenere riscontri maggiormente dettagliati a riguardo, di condurre un’indagine su 100 pediatri, dalla quale è stato constatato che l’utilizzo di aria climatizzata non è assolutamente nociva per i più piccoli che , per natura, non dispongono ancora di una perfetta regolazione della propria temperatura corporea e automaticamente tendono a risentire maggiormente del caldo.
Se parliamo di neonati i condizionatori andrebbero utilizzati esclusivamente per deumidificare l’ambiente e mai per raffreddarlo Da evitare soprattutto gli eccessivi sbalzi di temperatura tra ambiente esterno ed interno, per evitare il rischio di disturbi e infezioni alle prime vie respiratorie, e di conseguenza all’apparato digerente.
Un aspetto fondamentale risiede in un corretto utilizzo della stessa: per prima cosa è utile mantenere puliti i filtri dei condizionatore, per impedire l’eventuale accumulo di insetti o microrganismi dannosi che potrebbero indurre a malattie di non poca serietà. Ricordate di non posizionare mai i condizionatori in direzione delle vostre spalle, né regolato a temperature eccessive o viceversa, troppo basse, conseguenza di frequenti dolori muscolari, cervicali o addirittura di natura anche gastro-intestinale.